Da tempo si conoscono gli effetti dannosi provocati dai radicali liberi sul nostro organismo. Dalle malattie cardiache, ai fenomeni degenerativi a carico del sistema nervoso centrale, dall’invecchiamento precoce, alle malattie tumorali.
Presso l’Istituto è possibile effettuare un test per misurare l’Indice di Stress Ossidativo (OSI), un parametro che mette in relazione i radicali liberi presenti con le capacità antiossidanti dell’organismo, in grado quindi di fornire un indicatore importante sullo stato di salute.
La buona salute di un organismo dipende in buona misura dalla presenza in permanenza in maggiore o minore quantità di prodotti catabolici dell’ossigeno e di altri elementi ossidanti chiamati radicali liberi.
L’eccesso di radicali liberi porta al danno cellulare, con fenomeni di degenerazione, invecchiamento, infiammazione dei tessuti e degli organi ed è connesso a numerose malattie: dagli effetti più pesanti delle malattie metaboliche, alle malattie degenerative del sistema nervoso e cardiovascolare, alla degenerazione di organi e apparati.
L’organismo dispone anche di una riserva o barriera antiossidante in grado di contrastare e neutralizzare i radicali liberi prodotti durante i processi metaboli ci. Nello stato di buona salute questi due fattori sono in equilibrio e i radicali prodotti non provocano danno all’organismo; quando questo non avviene, si ha un accumulo di radicali liberi non smaltiti dalla riserva antiossidante.
In questo panorama il dosaggio dei radicali liberi riveste un ruolo decisivo per scoprire condizioni potenzialmente patologiche ed eccesso dei fenomeni degenerativi. La loro valutazione oltre ad avere un significato diagnostico sul presente svolge anche un importante funzione predittiva e su malattie non ancora manifeste con possibilità di attuare strategie preventive mirate.
Attualmente esiste la possibilità di effettuare una semplice analisi con un campione di sangue in grado di fornire risposte sullo stress ossidativo. Questo test oltre a
misurare i radicali metaboliti dell’ossigeno (D-ROMs), fornisce anche utili informazioni sul la barriera antiossidante dell’organismo (PAT).
Questi due parametri, opportunamente calcolati fra loro mediante una formula di calcolo, forniscono rtndice di Stress Ossidativo (OSI), misura univoca del grado di stress dell’organismo. Quando questo supera i valori di normalità o borderline si ha il danno da stress ossidativo.
Un altro parametro interessante è l’OBRI, che rappresenta l’indice di rischio di danno cardiovascolare, predittivo del rischio di danno cardiaco e arteriosclerosi.
La conoscenza di una condizione non ottimale consente di attuare strateg ie preventive, per esempio individuando le abitudini e le condizioni che possono essere causa di questo. Si possono perc iò introdurre cambiamenti negli stili di vita e nella dieta introducendo o aumentando la quota di alimenti antiossidanti (frutta, verdura, ecc.) e quando questo non è sufficiente utilizzando opportuni integratori o supplementi vitaminici.
Buongiorno egregi dottori.
Mi rivolgo a Voi in quanto mi siete comparsi nelle mie ricerche online.
Sono di Genova e ho eseguito tempo fa un check up proposto da SYnlab su pacchetto gastrointestinale e un secondo pacchetto su STRESS OSSIDATIVO.
Ho deciso di farli per verificare a seguito di una situazione e discorso nati nel 2015 con quella che fu secondo me e dalle reazioni del mio corpo una intossicazione da gadolinio subita dopo una risonanza con questo mezzo di contrasto.
Effettivamente è
risultato che ho : INDICANO molti alto dato come DISBIOSI GRAVE(scatolo nei limiti) inoltre Pep test positivo a presenza di pepsina .
In più pacchetto stress ossidativo risultano metaboliti reattivi all’ ossigeno a 374 segnato come stress ossidativo rilevato e discreto . Stessa situazione per il potenziale biologico antiossidante che è valore borderline di discreta carenza .
Invece segnato come massima gravità il valore EPA dell omega screening indicato come “condizione critica” e DHA fuori range come CONDIZIONI DISMETABOLICHE.
C è modo di contrastare questo danno? Pensate che avreste modo di aiutarmi ?
Ho 36 anni e son certa di avere questi problemi di stress ossidativo legati a quella intossicazione da metallo pesante ma ,fino a oggi non ho trovato nessuna figura medica disposta ad aiutarmi .
Grazie, buona giornata
Silvia Laurianti
Buongiorno Sign.ra Laurianti,
sicuramente un’intossicazione da metalli pesanti può essere alla basa del suo stress ossidativo.
Per ridurlo abbiamo l’apparecchiatura di ionorisonanza Seqex che grazie al programma “rigenerativo” può riportare il suo valore di radicali liberi di nuovo nella norma.
Le consiglierei inoltre di sottoporsi all’esame genetico dell’MTHFR che in caso di positività predispone l’organismo ad una maggiore sensibilità allo stress ossidativo.
Se vuole la aspettiamo nel nostro centro per darle ulteriori dettagli.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessandra Lamedica